Programma strategico per l'internazionalizzazione 2016-2018

Il Programma strategico regionale per l’internazionalizzazione 2016-2018, approvato con Deliberazione di Giunta regionale n. 839 del 07 giugno 2016, si colloca all’interno della nuova strategia di intervento regionale per il ciclo di programmazione dei fondi comunitari 2014 -2020, con l’obiettivo di “contribuire alla realizzazione della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e per il conseguimento della coesione economica, sociale e territoriale”. La strategia evidenzia la necessità per i Paesi e le Regioni dell’Unione europea di superare la perdurante fase di crisi, creare le condizioni per un’economia più competitiva, con maggiori livelli di occupazione. La Regione Puglia, attraverso il Programma Operativo Regionale per il 2014-2020, assume come proprie le priorità di crescita dettate dalla strategia europea in materia di competitività Europa 2020.

In questo contesto, il Programma strategico regionale per l’internazionalizzazione traccia una strategia di intervento che, facendo leva sull’opportunità di garantire la massima integrazione con le strategie regionali a favore della competitività e dell’innovazione, punta al rafforzamento della posizione competitiva del territorio e delle imprese regionali nel contesto del mercato globale.

Più nel dettaglio, in linea con la specifica priorità di investimento del Programma Operativo Regionale Puglia 2014-2020 che evidenzia la necessità di “sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le piccole e medie imprese, in particolare per l’internazionalizzazione”, e di incrementare il livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali, anche attraverso “interventi mirati di attrazione di nuovi investimenti esogeni da realizzare attraverso specifiche missioni di incoming e di promozione territoriale rivolti a specifici potenziali investitori esteri”, il programma strategico regionale per l’internazionalizzazione si articola in una serie di strumenti e interventi, in grado di incidere positivamente su due dimensioni specifiche:

  • l’internazionalizzazione “attiva”, con particolare riferimento alla propensione all’export e alla capacità di integrarsi nelle catene del valore internazionali delle imprese e dei sistemi produttivi regionali;
  • l’internazionalizzazione “passiva”, con particolare riferimento alla capacità di intercettare e attrare nuovi progetti di investimento, passando attraverso il rafforzamento dei fattori di attrattività regionali per investitori esteri.


In linea con questi orientamenti, il Programma strategico regionale per l’internazionalizzazione per il 2016-2018, presenta un nuovo modello di intervento, finalizzato prioritariamente a:

  • sviluppare la proiezione internazionale dell’immagine della Puglia, specie in chiave di promozione e di valorizzazione delle capacità di presidio e di sviluppo delle “smart specialization” e dei punti di forza ed eccellenza dei sistemi e distretti produttivi e tecnologici regionali più innovativi sui mercati esteri;
  • sostenere i processi di internazionalizzazione a livello regionale, attraverso l’introduzione di nuovi strumenti di agevolazione, interventi e servizi di assistenza, per stimolare e facilitare l’accesso a conoscenze, competenze, e risorse, fondamentali per potenziare la capacità di inserimento e di presidio dei mercati esteri da parte delle imprese pugliesi;
  • rafforzare il posizionamento competitivo della Puglia nel mercato internazionale dei flussi di investimenti diretti e far conoscere le opportunità di investimento offerte dal territorio, per attrarre un sempre maggiore numero di investitori e progetti di investimento, attivi nei settori considerati strategici per il rafforzamento della competitività dell’economia locale, specie nei settori di specializzazione “intelligente” e, comunque, in settori di attività ad elevato valore aggiunto;
  • assicurare la coerenza con le politiche per l’internazionalizzazione a livello nazionale e rafforzare i rapporti e gli accordi istituzionali con le Amministrazioni centrali, tenendo conto dell’andamento della riorganizzazione delle strutture e delle competenze in materia tuttora in corso;
  • rafforzare il raccordo con i principali attori del sistema economico e scientifico pugliese (distretti produttivi e tecnologici regionali, associazioni datoriali e di categoria, sistema bancario, sistema della ricerca e sviluppo tecnologico, sistema universitario, ecc.) per condividere obiettivi e strategie di intervento e garantire una più ampia partecipazione del “Sistema Puglia” agli interventi regionali per l’internazionalizzazione, nel comune interesse della proiezione internazionale della regione;
  • rinsaldare i rapporti con le comunità dei pugliesi presenti nei cinque continenti, con l'obiettivo di costruire e consolidare le reti di collaborazione e di scambio tra i sistemi economici regionali e le comunità di pugliesi nel mondo promuovendo, allo stesso tempo, l'immagine della Puglia all'estero.